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Il disco venne pubblicato su 78 giri dalla Parlophon. Le due canzoni furono arrangiate da Pippo Barzizza, ed i musicisti che parteciparono all’incisione furono quelli che componevano la sua orchestra. La canzone sul lato A, molto nota, presenta un motivetto a tempo di foxtrot con tocchi di swing ed è stata scritta da Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi nel 1938. Il testo richiama il frequente desiderio di realizzarsi economicamente, mille lire negli anni trenta rappresentavano una discreta cifra, uno stipendio più che abbondante. Sempre nel 1939 vi fu la successiva uscita del film omonimo del regista Max Neufeld con Alida Valli, del quale la canzone è colonna sonora. La canzone poi fu usata nel 1996 come sigla dell’omonima trasmissione andata in onda su Rai 1 con Pippo Baudo.

Scritta nel 1938 da Sopranzi e Innocenzi, la popolarissima “Mille lire al mese” fu lanciata, nel 1939, da Gilberto Mazzi, nel film omonimo diretto da Max (Massimiliano) Neufeld, con Alida Valli, Osvaldo Valenti, Renato Cialente e Umberto Melnati. Questa canzone-filastrocca, che con il verso “se potessi avere mille lire al mese” sintetizza simbolicamente la filosofia piccolo borghese di un’epoca, era un motivetto a tempo di foxtrot, con un tocco di swing, e divenne ben presto una specie di tormentone ante-litteram. Popolarissima, venne interpretata da Ernesto Bonino (Mister Swing) e dal Trio Lescano, ma anche da Carlo Buti, Bruno Lauzi e, piu’ recentemente, da Renzo Arbore & la Barilla Boogie Band.


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