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Casa mia è il quinto album in studio del gruppo musicale italiano Equipe 84, pubblicato nel 1971. Il disco venne pubblicato a nome “Nuova Equipe 84” in quanto, l’anno precedente, il batterista del gruppo Alfio Cantarella era stato trovato in possesso di qualche grammo di hashish, ed era stato arrestato: la Rai decise quindi di escludere il gruppo dai suoi programmi. La Ricordi riuscì a ottenere un accordo per cui Alfio non sarebbe apparso in televisione, e il gruppo avrebbe cambiato nome e così il 45 giri con la sigla del programma Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie venne inciso con Mike Shepstone dei Rokes alla batteria. Seguì lo stesso anno anche un album, ID, dopo il quale Vandelli decise di darsi alla carriera solista, pubblicando l’album L’altra faccia di Maurizio Vandelli, per poi tornare nel gruppo con Sogliani e proseguire con il nome “Nuova Equipe 84”.

Con Franz Di Cioccio alla batteria e Dario Baldan Bembo alle tastiere, al Festival di Sanremo 1971 la nuova formazione si classificò terza in coppia con Lucio Dalla cantando la sua canzone 4 marzo 1943, subito dopo venne pubblicato l’album Casa mia, con la canzone omonima che quello stesso anno partecipò ad Un disco per l’estate e riscosse un buon successo.

L’album, in realtà, raccoglieva i due brani incisi con Mike Shepstone, una canzone con Alfio Cantarella (Cominciava così, rétro di Tutta mia la città, del 1969), tutti brani quindi antecedenti all’LP ID, le canzoni pubblicate su 45 giri con la nuova formazione, e alcuni inediti.

Il brano strumentale Buffa era dedicato a quella che all’epoca era la moglie di Vandelli, cioè Patrizia Buffa, Quel giorno, aveva un testo sulla prostituzione scritto da Paola Pallottino, che il gruppo conobbe grazie a Dalla, Devo andare era scritto da Mario Totaro, tastierista dei Dik Dik, e cantato da Sogliani, Nessuno era cantata da Franz Di Cioccio; Paranoia è una canzone che musicalmente strizza l’occhio al rock d’oltreoceano, staccandosi dallo stile classico dell’Equipe.

L’orchestra è arrangiata da Natale Massara, mentre la produzione è curata dallo stesso Vandelli, la copertina è invece opera di Caesar Monti, pseudonimo di Cesare Montalbetti (fratello di Pietruccio dei Dik Dik), e raffigura una fotografia in bianco e nero con quattro finestre, a ognuna delle quali si affaccia un membro dell’Equipe.

Il disco, molto lungo per gli standard dell’epoca, è stato ristampato in CD nel 2001 senza alcuna “bonus track”.


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